Il blog del "marketing di paese"

Ovvero, tutto ciò che farebbe per te tuo "cugggino" ma fatto da professionisti.

Dizionario Marketing - Italiano

La tua guida tascabile per non perderti
nei paroloni di noi addetti al marketing.

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Branding, SEO, ma che vor' di'?

Questo dizionario non ha nessuna pretesa di essere rigoroso e/o scientifico.

 - Se sei una imprenditrice, artigiano, piccola azienda di paese e sei stufa / stufo che non ti ci facciano capire niente allora continua a leggere, ti spieghiamo in un linguaggio comprensibile i paroloni del marketing.

- Se stai facendo una ricerca di scuola cambia proprio strada e torna sulla Wikipedia.

Se stai continuando a leggere allora vuol dire che hai la sensazione che gli addetti al marketing ti parlino in una lingua che non capisci (o che non vogliano che tu capisca?!?)

Ecco per te un comodo dizionario Marketiniano - Italiano che ti spiega in parole semplici i pochi concetti di cui hai bisogno per fare della tua piccola azienda una gran marca.

Facciamo "marketing di paese" insieme?

PAROLA DEFINIZIONE
BRANDMARCA o MARCHIO.
È l'intero universo visivo, emozionale e dei valori che definiscono la personalità e l'essenza del tuo marchio. Tutto ciò che rappresenta il tuo brand nei momenti in cui entra in contatto con il consumatore. Un logo, un biglietto da visita, una sede, un sito web, una pubblicità creano nella mente del consumatore un "linguaggio" che rende la tua marca riconoscibile e memorizzabile.
Se dico Coca Cola metto la mano sul fuoco che in un istante ti sono venute in mente un carattere tipografico, un colore, un sapore, una canzone e perfino il pizzicore nel naso delle bollicine:
questo è fare BRAND.
BRANDINGE' la creazione e produzione di tutto ciò che rappresenta il tuo brand, marca.
BUSINESS PLANPIANO AZIENDALE.
È un documento in cui viene raccolta la strategia di un'azienda e comprende la parte economico-finanziaria, il posizionamento del marchio, il rapporto con il cliente e con la concorrenza. È la roadmap che definisce le azioni da seguire per raggiungere gli obiettivi prefissati. Idealmente, dovrebbe essere di 3 anni con una revisione annuale.
La sua complessita deve essere direttamente proporzionale a quella della tua attività, quindi per piccole aziende o autonomi può bastare di 3 paginette, ma ci deve essere.
Basta definire il punto di partenza, obiettivi e linee guida per raggiungerli. Da qui si può scendere più nel dettaglio facendo un ACTION PLAN.
KPIIn generale, non solo in lingua “marketiniana”, un Key Performance Indicator è un parametro di misurazione di un determinato indice. Sebbene siano generalmente utilizzati per misurare il denaro, ogni azienda o progetto avrà il suo modo di misurare il successo / fallimento e quindi sapere se stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci siamo prefissati.
LOGOUn logo è comunemente inteso come il simbolo di un marchio. Tecnicamente, il logo è quel testo, icona, immagine o combinazione dei 3 elementi che contraddistingue un marchio. Nel settore del marketing sentirai parlare di logo, isotipo, imagotipo, isologo, pero per adesso non c'è bisogno di approfondire tanto.
MARKETINGTECNICHE DI MERCATO.
Per questa definizione non basterebbe un'enciclopedia. Diciamo che per intendere la parte con cui Il concetto con dobbiamo familiarizzarci di più è il seguente:
il marketing fa parte delle scienze economiche ed è l'insieme delle tecniche che studiano i bisogni, i comportamenti, le aspettative ed i desideri del tuo mercato obiettivo e ti permettono di raggiungere il tuo pubblico obiettivo (target), conquistare nuovi mercati, nuovi clienti, incrementare le vendite, ecc.
È molto confuso con la pubblicità, ma la pubblicità è solo una parte del marketing.
Lo stesso va detto per il marketing digitale che, anche se la fa da padrone, anch'esso è solo una parte del marketing.
Le discipline che possono intervenire nel marketing sono: economia, merceologia, statistica, sociologia, psicologia, arti grafiche, giornalismo, pubblicità, fotografia, programmazione informatica, architettura d'interni.
Insomma il marketing è tutto ciò che devi fare per poter gridare:
“Ammazza, va via come il pane!!!”
NAMINGÈ il processo di ricerca e definizione del nome di un marchio che risponde all'essenza e ai valori del marchio.
PACKAGINGÈ l'attività di progettazione e produzione dell'involucro e del confezionamento di un prodotto.
Il design della confezione di un prodotto per farla facile.
POSITIONINGPOSIZIONAMENTO DEL MARCHIO o DI MARCA.
È tutto ciò che riguarda il posizionamento del tuo marchio nell'immaginario del tuo mercato o settore di riferimento.
È l'idea o immagine che hanno di noi i nostri clienti o i consumatori del nostro settore. Quindi tutte le tecniche che ci aiutano a migliorarla o modificarla e tutte le azione che mettiamo in pratica in questa direzione fanno riferimento al Positioning.
Anche se spesso gli stessi addetti al marketing lo confondono con l'ottimizzazione per i motori di ricerca (vedi SEO), va molto oltre ed è molto di più.
SEMIl Search Engine Marketing sono tutte quelle azioni di marketing on line a pagamento  (su internet). Possono essere annunci su Google, sui social network, su blog, applicazioni, ecc.
SEOLa Search Engine Optimization è l'ottimizzazione del nostro sito o blog per i motori di ricerca è l'insieme di tecniche ed azioni che facilitano il posizionamento e la visibilità del tuo sito web, ovvero che il tuo sito web esce tra i primi in una ricerca su Google senza spendere in pubblicità, ma bisogna investire in programmazione.
TARGETSe la tua attività fosse il tiro con l'arco, il target sarebbe il tuo bersaglio.
E' il tuo pubblico obiettivo, cioè quella fascia di consumatori a cui ti dirigi. Ovviamente tutti speriamo che i nostri prodotti / servizi vengano acquistati da tutti, ma è fondamentale definire meglio a quale fascia di consumatori ideale ci rivolgiamo perché a volte, per voler dirigerci a tutti in generale, il nostro prodotto / servizio non è attraente per nessuno. E' come se lanciassimo le nostre freccie alla rinfusa senza nessun criterio.
Se ti stai chiedendo come si chiama il centro del tuo bersaglio, cioè il tuo cliente ideale, ebbene si chiama personal buyer o buyer persona.
VISUAL MERCHANDISINGViene spesso confuso con l'allestimento delle vetrine, che è solo una piccola parte del Visual Merchandising. È l'insieme delle tecniche di progettazione per un punto vendita che risponde alla strategia di marketing del brand. Pertanto, la sua applicazione principale è nei negozi fisici. Implica la collocazione degli elementi nei locali, la progettazione e la dinamizzazione del punto vendita, la disposizione e la presentazione del prodotto in modo attraente per promuovere la vendita, l'illuminazione dei locali in generale e del prodotto in particolare, la comunicazione del prezzo e dei valori del marchio.
BUSINESSATTIVITÀ ECONOMICA o AFFARE.
In generale si riferisce all'attività in sé o al volume d'affari della nostra azienda.
ACTION PLANE' un elenco di azioni o attività che è necessario portare a termine per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
BUDGETE' la cifra che intendiamo spendere o investire per una determinata voce di capitolo. Una domanda tipica che sentiamo fare è: “che budget hai per il marketing?”
PERSONAL BUYERSe la tua attività fosse il tiro con l'arco, il buyer persona o personal buyer sarebbe il centro del tuo bersaglio.
E' il tuo cliente ideale, una persona immaginaria ma definita nei minimi dettagli. Di lei sappiamo nome, cognome, età, genere, stato civile, professione, gusti, hobbies, dove spende, dove va in vacanza, il nome del cane, ecc., e lo stesso si dica dei componenti della sua famiglia. Logicamente tutto ciò non si basa su una intuizione o un “io credo che...” o “mi piacerebbe che...”, ma su studi, analisi, ricerche e molto buonsenso.
Una volta definito a parole ci aiuterà molto una foto del nostro buyer persona perché da qui in poi ogni azione della nostra azienda deve essere "mirata" pensando a quella persona lì ed il fatto che abbia una “faccia” aiuta di molto.
ROIReturn Of Investment o Ritorno dell'investimento è uno studio economico di fattibilità, cioè è quello strumento che ci dice se ha senso fare un'azione in concreto o no. Si elabora facendo un bilancio fra quanto costa l'azione e quanto apporta l'azione stessa in termini economici. Il risultato che ci dà un ROI è espresso nel tempo impiegato nel recuperare l'investimento. Un ROI negativo (tradotto: lascia proprio perde') è per esempio quando la vita utile del prodotto / servizio è più breve del tempo che impiego a recuperare l'investimento.
SOCIAL NETWORKSono reti sociali virtuali on line.
Per internci sono come la piazza del paese, ma in cui la gente sta sbirciando le 24 ore.
Sono comunità di persone che in genere si conoscono prima di entrare in contatto virtualmente, ma le reti stesse possono anche permettere o promuovere il mettersi in contatto con persone sconosciute proprio con lo scopo di ampiare la propria cerchia sociale o professionale.
Quindi, potenzialmente, grazie alle reti sociali possiamo fare comunità con utenti di tutto il mondo con cui condividiamo interessi in concreto.
Ma attenzione a quelli che sbirciano!
OBIETTIVO SMARTMolti pensano che gli obiettivi SMART siano "intelligenti" (smart in inglese), ma in realtà questi obiettivi sono S.M.A.R.T.:
Specific (Specifico)
Measurable (Misurabile)
Achievable (Raggiungibile)
Realistic (Realistico)
Time-bound (Definito nel tempo)
Quando fissiamo gli obiettivi per la nostra azienda questi devono essere sempre di tipo SMART perché in fase stessa di definizione ci aiuta ad essere molto più concreti e con i piedi per terra.
Se li metti nero su bianco, definisci l'obiettivo concreto, il metro di misura ed il tempo in cui vuoi raggiungerlo vedrai che sarai già a buon punto.
Un esempio  di obiettivo non S.M.A.R.T.: mi piacerebbe che la mia pizza fosse la migliore
Un esempio di obiettivo S.M.A.R.T.: da qui a 3 anni voglio raggiungere un punteggio di 4,5 su tripadvisor ed essere la prima pizzeria in gradutoria della mia provincia.
Ah, definisci anche ogni quanto tempo farai il controllo e la revisione dei tuoi obiettivi.
Se li rinchiudi in un cassetto avrai solo perso del tempo.

GOOGLE MY BUSINESSMetti il turbo alla tua azienda!
Google My Business è uno strumento gratuito e facile da usare che permette alle aziende di essere raggiunte facilmente dai propri clienti sia on line (sito, email, posizione GPS Google Maps), sia in modo non digitale (indirizzo postale, telefono). Inoltre guida i nostri clienti potenziali sulla qualità dei nostri servizi grazie alle opinioni ed il punteggio che ci viene assegnato dai clienti che usufruiscono già dei nostri
TONE OF VOICETONO DI VOCE
Per spiegare cos'era un marchio abbiamo semplificato dicendo che era l'universo visivo, emozionale e dei valori che definiscono la personalità e l'essenza della tua azienda.
Quindi, se un marchio ha la sua propria personalità avrà anche un tono di voce proprio, no?
È lo stile e l'intonazione con cui parla la tua marca in ogni momento in cui entra in comunicazione con il tuo target, è la somma ci “ciò che dici” + “come lo dici”.
Il tuo marchio da del “tu” o del “lei”, è prossimo o formale, scherzoso o serio?
Se definisci il tono di voce sin dal principio basandoti sui pilastri della tua marca (visione, missione, valori, ecc.) le tue comunicazioni trasmetteranno sempre affidabilità e consistenza.
Persino un cane ti puó capire in base al tuo tono... e viceversa!
REBRANDINGÈ un cambio significativo dell'immagine aziendale che può comportare il cambio del logo, del nome, dei colori aziendali o dell'intera immagine.
Ci possono essere molte ragioni dientro un rebranding, come il riposizionamento dell'azienda, un cambio di mercato di riferimento o la ridefinizione del target. Ma deve sempre rispondere a un cambio nella strategia aziendale ben motivato e deve sempre essere accompagnato da una accurata ridefinizione della strategia di marketing.
Insomma, in parole semplici un rebranding è un "cambio di look" alla tua azienda.
FOLLOW UPControllo e monitoraggio periodico e programmato dei risultati di un'azione messa in pratica.
Nel marketing è quasi tanto importate quanto l'azione stessa dato che ci permetti di verificare se quell'azione ha raggiunto i risultati attesi e ha centrato l'obiettivo (goal) prestabilito.
Nel caso in cui ha raggiunto l'obiettivo il follow up ci conferma che il nostro piano azioni e la nostra strategia funzionano (“siamo sulla strada giusta”) o, nel caso in cui non abbia dato i risultati attesi, ci indica che dobbiamo fermarci ed analizzare ciò che è andato storto per poi aggiustare il tiro.
Ovvero, ogni tanto guarda se vai per la strada giusta!
SWOTÈ l'analisi dei punti di forza (Strengths), punti deboli (Weaknesses), opportunitá (Opportunities) e minacce (Threats) di un'azienda, di una strategia o di un progetto.
Si potrebbe scrivere un libro su questa tecnica, ma per il nostro ambito “di paese” è importante distinguere che, mentre i punti forti e deboli sono interni alla nostra azienda o progetto, quindi li possiamo modificare o gestire, le opportunità e le minacce sono fattori esterni su cui non abbiamo nessuna possibilità di azione.
Tanto per intenderci:
manteniamo e rafforziamo i punti forti
cambiamo e correggiamo i punti deboli
sfruttiamo le opportunità
ci prepariamo e ci difendiamo dalle minacce
Anche se questo è solo l'inizio di questa analisi, solo facendo questo quadro puoi farti un'idea del punto in cui si trova la tua azienda o progetto.
Se te la senti prova a farlo e queste iniziali diventeranno i “punti cardinali” del tuo progetto.
BRIEFINGBrevi istruzioni o riassunto che serve per mettere in condivisione (faccia a faccia o per iscritto). Ha lo scopo di informare o dare istruzioni ai collaboratori coinvolti in una determinata azione.
Nel marketing, è molto comune il Briefing d'agenzia con cui l'azienda (cliente) che ordina una campagna o un'azione di marketing stabilisce le proprie aspettative e gli obiettivi.
Di solito descrive in modo conciso il target, il prodotto, gli obiettivi, ecc. e la sua funzione principale è quella di stabilire un quadro comune per evitare il classico “non mi piace”...
Nel marketing non esiste il concetto di “mi piace”, esiste solo il “centra l'obiettivo” e “compie le aspettative” del briefing o meno.
Quindi, che tu sia un cliente o un'agenzia, lavora sempre con un briefing...
Patti chiari, amicizia lunga.
LEADSNel marketing digitale, un LEAD è un utente che ha espresso interesse per i tuoi prodotti o servizi. Essendo più specifici, un utente diventa un LEAD quando ci ha lasciato i suoi contatti.
Questo ci permette di:
- contattarlo in merito al prodotto/servizio per il quale ha mostrato interesse,
- conservare i suoi dati per future campagne/azioni.
Se ti hanno puntato l'occhio non perdere l'occasione.
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